giovedì 2 maggio 2013

Si scioglie Rivoluzione Civile e nasce Azione Civile

Su Skype, dalle ultime versioni, c’è un bellissimo emoticon, quello del cespuglio rotolante, tumbleweed in inglese, che ben potrebbe riassumere la vicenda della fine di Rivoluzione Civile. Si può fare anche coi caratteri normali, viene fuori così: ___@_______

E’ una sensazione di desolazione, quella che lascia addosso la fine di Rivoluzione Civile, una formazione che solo fino alla vigilia delle elezioni si proponeva come quinto polo, calamita per la frammentatissima sinistra che già dalla scorsa legislatura era rimasta fuori dal Parlamento.

Poi sono arrivate le elezioni e il deludente 2,2%, molto al di sotto della soglia di sbarramento e ancora una volta le porte di Camera e Senato sono rimaste sbarrate.

Oggi esce un comunicato congiunto dei leader (quanto è relativo il significato di leader!) che sancisce lo scioglimento del progetto. Ognuno per la sua strada, anzi ognuno per il suo vicolo, perché i numeri sono quelli di piccoli sentieri che si perdono nelle lande della politica.

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